La legionella è un batterio presente in ambienti acquatici capace di diffondersi in impianti idrici o di climatizzazione. Il rischio legionella è determinato, infatti, dalla possibile contaminazione microbiologica di condizionatori o condutture dell’acqua attraverso la sua diffusione sotto forma di nebulizzazioni o aerosol. La presenza di ossigeno e temperature tra i 25 e i 45 °C sono in grado di favorirne la proliferazione.
L’eventuale inalazione del bacillo da parte dell’uomo può avere conseguenze per la salute, tra cui: nevralgie, disturbi cardiaci, gastrointestinali o polmonari. I casi di legionellosi sono caratterizzati generalmente da sintomi quali: mal di testa, febbre, tremori e dolori muscolari, ma possono anche comprendere polmoniti gravi.
I luoghi di lavoro nei quali il pericolo di contaminazione è più alto sono: istituti scolastici, strutture ricettive, penitenziarie e ospedaliere, impianti termali e sportivi.
In queste tipologie di attività è importante innanzitutto eseguire una valutazione del rischio legionella, per poi attuare interventi di prevenzione del rischio legionella che ostacolino la comparsa del batterio.
Una corretta manutenzione degli impianti è senza dubbio la misura più efficace e può essere eseguita mediante la disinfezione della rete idrica con Biossido di Cloro o l’installazione di filtri per tubature a uso sanitario. È opportuno, inoltre, disincrostare rubinetti e bollitori al fine di evitare qualsiasi deposito di calcare. Per tutelare chi si occupa di operazioni di questo genere è necessario predisporre idonei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) come, ad esempio, tute, occhiali o guanti.
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