Il Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari, degli esperti che tutelano la nostra salute affiancando le aziende agroalimentari nell’applicazione della Normativa Italiana ed Europea in materia di sicurezza alimentare, si esprime sull’emergenza del batterio killer nei vegetali e su come evitare il rischio di contaminazione.
I fatti recenti che hanno visto inizialmente imputati i cetrioli provenienti dalla Spagna (che al momento sembrerebbero esser stati scagionati) di aver diffuso il batterio killer in Germania presentano però alcune anomalie rispetto ai classici casi di contaminazione da Escherichia coli: la patologia data da questo batterio infatti di solito registra pochi casi in un anno, mentre in questa circostanza sono stati colpiti prevalentemente adulti e il numero di contaminazioni è cresciuto piuttosto rapidamente.
In ogni caso è importante capire meglio di cosa stiamo parlando e, soprattutto, capire quali sono i corretti comportamenti per evitare il rischio di contaminazione.
Escherichia coli: di cosa si tratta?
L’Escherichia coli è un batterio che vive nell’intestino degli animali, compresi quelli da allevamento. Attraverso la concimazione del terreno questo batterio può diffondersi nell’ambiente e contaminare acqua e terreno, quindi anche prodotti alimentari.
Come prevenire il rischio alimentare?
L’Escherichia coli è molto sensibile al calore perciò la prima buona regola per garantire una certa sicurezza negli alimenti di origine vegetale o animale che inseriamo nella nostra dieta è quella di cuocere il cibo almeno a 70° per un paio di minuti.
I cibi a rischio contaminazione che vanno consumati crudi (come frutta e verdura) vanno invece igienizzati con l’ausilio di prodotti specifici per il lavaggio degli alimenti e non va mai trascurata l’igiene delle mani o delle superfici a contatto con gli alimenti come piani di lavoro, utensili e taglieri.
