Come risultato della e sono state pubblicate le nuove Linee Guida per la valutazione del rischio legionellosi. In questo modo sono stati riuniti in un unico documento i tre precedenti:
- Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, G.U. del 5 maggio 2000
- Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali, G.U. n. 28 del 4 febbraio 2005
- Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi, G.U. n. 29 del 5 febbraio 2005
Cos’è la legionellosi
Con Legionellosi si indicano tutte le malattie legate a batteri Gram-negativi aerobi del genere Legionella. Si può manifestare in forme più o meno gravi di polmonite, stato febbrile extrapolmonare o in forma subclinica. Quando si parla di legionellosi per la valutazione dei rischi si fa riferimento alla Malattia dei Legionari, ovvero le forme più gravi che hanno un tasso di mortalità del 10-15%.
Legionellosi comunitaria | Legionellosi associata a viaggi | Legionellosi nosocomiale | |
Modalità di trasmissione | Inalazione di aerosol contaminato (sospensione di particelle solide o liquide in aria) | Inalazione di aerosol contaminato | Inalazione di aerosol contaminato Aspirazione Infezione di ferite |
Sorgente di infezione |
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Luogo e occasione di infezione |
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Fattori di rischio ambientali |
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Soggiorno in alberghi o in camere con occupazione discontinua; erogazione intermittente dell’acqua, difficile controllo della temperatura; impianti idrici complessi; personale non formato per la prevenzione della legionellosi | Vapori in uscita da torri evaporative Impianti idrici complessi vetusti, con rami morti Impossibilità di garantire le temperature raccomandate Bassa pressione o flusso intermittente dell’acqua |
Fattori di rischio personali |
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Prevenzione e valutazione del rischio legionellosi
Sono molteplici le attività lavorative che presentano il rischio legionellosi. Nel Testo unico questa tematica viene trattata nel Titolo X (Esposizione ad agenti biologici) e nell’Allegato XLVI la Legionella pneumophila e le altre legionelle patogene (Legionella spp.) vengono classificate come agenti biologici del gruppo 2 – agente che può causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghi nella comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche.
In base all’Art. 271 del DLgs 81/08 il Datore di Lavoro ha l’obbligo di effettuare la valutazione del rischio legionella, operando nella maniera che segue:
- tenendo conto di tutte le informazioni disponibili sulla legionella e sulle modalità che facilitano l’esposizione dei lavoratori
- individuare e adottare le misure protettive e preventive in relazione alla portata del rischio individuato
- revisionare la valutazione del rischio legionella se ci sono modifiche all’attività lavorativa o agli impianti idrici od aeraulici. La revisione è obbligatoria una volta trascorsi 3 anni dall’ultima effettuata. Strutture sanitarie e termali devono effettuare la valutazione con una frequenza maggiore.
- in caso di strutture sanitarie e veterinarie, per i laboratori e per i processi industriali devono essere adottate misure specifiche
- individuare misure di emergenza qualora si potessero verificare dispersioni accidentali dell’agente biologico
- assicurarsi che lavoratori e rappresentanti ricevano una formazione adeguata sul rischio legionellosi a cui sono sottoposti.
Per approfondire: Testo completo Linee guida legionellosi 2015