Luglio, tempo di vacanze di sole e di mare ma anche, purtroppo, periodo di ordinanze dei sindaci delle varie località di balneazione non sempre per motivi di decoro, infatti il sindaco di Ravenna ha deliberato il divieto di balneazione per il Lido di Savio dopo che la AUSL locale ha individuato nelle acque la presenza del batterio dell’escherichia-coli oltre i limiti consentiti dalla legge.
Si è giunti a questa ordinanza perché rispetto al limite fissato in 500 unità ogni 100 ml la presenza rilevata nei campioni analizzati è stata di quasi il doppio: 970 unità ma, soprattutto, ancora non si è risaliti alla causa scatenante per un così alto livello, l’obiettivo è la stessa da un lato tuteli i bagnanti non esponendoli al batterio e dall’altro, in assenza in acqua di altri fattori contaminanti, tale livello possa rientrare nei limiti di sicurezza.
E’ bene a questo proposito ricordare come il batterio dell’escherichia-coli quindi non sia soltanto presente negli alimenti, basti pensare alla recente epidemia in Germania dove proprio tale batterio è indicato fra i “colpevoli” della stessa, ma lo è anche nel nostro organismo e che diventa nocivo solo nel momento in cui inizia a produrre tossine nocive.