Sicurezza agroalimentare, bilancio Forestale 2010

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Il Corpo Forestale dello Stato ha presentato i dati relativi alla propria attività operativa del 2010 in merito ai controlli effettuati per la tutela della sicurezza agro ambientale e sicurezza agroalimentare.

Il numero dei reati accertati è segnalato in aumento: 102 nel 2010 rispetto ai 75 del 2009. Aumenta anche il numero dei denunciati all’Autorità Giudiziaria che raddoppiano crescendo dalle 64 alle 120, in crescita anche gli illeciti: contestati  772 contro i 359 dell’anno precedente. Illeciti numerosi confluiti in sanzioni dall’importo complessivo di 1.525.000 euro. Numeri elevati, importanti, frutto dell’incremento dell’attività del Corpo Forestale,  che ha effettuato nel 2010  5.056 controlli a fronte dei passati 4.423.

L’igiene alimentare, l’analisi degli alimenti, della propria salubrità, delle condizioni igieniche nelle quali vengono trattati, venduti, manipolati è un aspetto basilare per la tutela della sicurezza degli alimenti stessi e quindi dei consumatori. Un aspetto nazionale, fondamentale in un paese che fa dei propri prodotti controllati, riconosciuti, uno delle bandiere della propria cultura e della propria economia. Così recita testualmente la comunicazione apparsa sul sito del Corpo Forestale dello Stato:

“Le Regioni dove sono stati effettuati i maggiori controlli nel settore della sicurezza agro ambientale ed agroalimentare sono il Piemonte con circa 800 controlli (di cui 133 nel settore Agricoltura biologica OGM, DOP, IGP e 143 in quello vitivinicolo) per un importo complessivo delle sanzioni elevate pari a più di 200mila euro (contro i circa 80mila del 2009), seguito dalla Calabria con più di 600 controlli (di cui 108 nel settore Agricoltura biologica OGM, DOP, IGP) per un importo complessivo delle sanzioni elevate di oltre 70mila euro (contro i 105mila euro del 2009), dalla Toscana con 537 controlli (di cui 140 nel settore zootecnico e 149 in quello vitivinicolo) per un importo totale di quasi 90mila euro (contro i 40mila euro del 2009. Nelle Marche, invece, a fronte di un aumento del numero dei controlli nel 2010 (525 controlli)  rispetto all’anno precedente (407 controlli) si registra una sensibile diminuzione degli importi complessivi relativi alle sanzioni (più di 98mila euro nel 2010 contro gli oltre 420mila euro del 2009)”.

Attività finalizzate a tutelare il consumo degli italiani e la qualità del Made in Italy. Da difendere contro nemici giurati come la frode, la contraffazione, la scarsa condizione igienica che oltre a rappresentare un rischio concreto per le persone,  deturpano non soltanto il singolo prodotto, ma l’immagine collettiva che tutti i prodotti di qualità dell’Italia offrono.

Per questo il Corpo Forestale dello Stato si è concentrato su fenomeni nascenti come l’olio deodorato, la vendita online di prodotti come Gorgonzola, Grana contraffatti e spacciati per D.O.P, vendita nel napoletano e nel romano di imitazioni di formaggi conosciuti e riconosciuti.

Il Corpo Forestale ancora, ha comunicato di voler perseguire con la stessa intesità adottata fino a questo momento la propria attività, di controllo e vigilanza con “l’obiettivo […] di assicurare la qualità degli alimenti e la salubrità dell’ambiente di coltura delle produzioni agrarie attraverso la salvaguardia delle principali filiere agroalimentari (oleario, viti-vinicolo, lattiero-caseario) dalle sofisticazioni e dalle contraffazioni e attraverso i controlli sui terreni”. Perché “al consumatore devono essere garantiti prodotti sicuri e di alta qualità e per questo deve essere monitorato ogni singolo anello della catena alimentare, dal campo alla tavola, per una trasparente tracciabilità dei percorsi di produzione.”

La news Sicurezza agroalimentare: presentata l’attività operativa 2010 pubblicata sul sito del Corpo Forestale dello Stato

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