Domani a Londra, presso la Chatham House, in concomitanza con la conferenza internazionale sulla sicurezza alimentare, verrà presentato dall’Ifad (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo) il rapporto 2011 relativo allo stato della povertà rurale.
“Il Rapporto sulla Povertà Rurale 2011: Nuove realtà, nuove sfide: nuove opportunità per le generazioni future” indica un obiettivo di produttività da raggiungere entro il 2050 al fine di far combaciare la riduzione della povertà rurale con una maggiore sicurezza degli alimenti nel mondo: la produzione alimentare perché ciò avvenga dovrebbe aumentare del 70% a livello mondiale, aumento che, nei paesi in via di sviluppo, dovrebbe addirittura raddoppiare affinché possano essere sfamate i 9 miliardi di persone che per quella data saranno presenti sulla terra.
Verranno inoltre resi noti i più recenti dati raccolti dall’Ifad su tasso di povertà delle aree rurali nei paesi in via di sviluppo e andamento della povertà regione per regione.
Presente anche una statistica riguardante il numero di persone che entrano o escono dalla povertà nel tempo, il tutto suffragato da testimonianze dirette di coloro i quali tutti i giorni lottano per la sopravvivenza.
Lo studio sottolinea i rischi che i piccoli agricoltori, gli imprenditori e i lavoratori rurali affrontano quotidianamente indicando quali potrebbero essere le politiche adatte e gli investimenti necessari affinché il sistema rurale delle aree più povere del pianeta possano uscire fuori da questo stato di miseria.
